Selezionato come progetto di traduzione letteraria con il bando Europa Creativa, Altriarabi Migrante raccoglie le opere di giovani e talentuosi autori europei con radici arabe. Attraverso l’arte e la letteratura di queste opere riusciamo a decodificare la società contemporanea, a intuire e conoscere la vita che si nasconde dietro a un nome, senza fermarsi all’apparenza globalizzante della superficialità.
Per questo progetto sono stati selezionati autori provenienti dai paesi europei con il più alto tasso di immigrazione dalla regione araba. Da queste opere escono temi forti sulla ricerca di identità e senso di appartenenza, su ibridazione culturale tra il paese europeo dove vivono e il patrimonio di conoscenze ereditato da uno o entrambi i genitori e sul conflitto interno che ne deriva, concomitante all’inevitabile arricchimento di chi abita due o più culture.


Selected as Creative Europe literary translation project, Altriarabi Migrante collects the works of talented young European authors with Arab roots. Through art and literature of these works we can decode the contemporary society, perceive and know the life that lies behind a name.
For this project were selected authors from European countries with the highest rate of immigration from the Arab region. The works are characterized by an analysis of the sense of belonging and national identity, torn between the land of origin, modernity and Europe and the discomfort this conflict brings, beside the inevitable enrichment of whom live two or more cultures.


Sélectionné par Créative Europe projet de traduction littéraire, Altriarabi Migrante recueille les œuvres de jeunes et talentueux auteurs européens avec des racines arabes. Grâce à l’art et à la littérature de ces œuvres nous pouvons décoder la société contemporaine, percevoir et connaître la vie qui se cache derrière un nom.
Pour ce projet ont été sélectionnés auteurs de pays européens ayant le plus haut taux d’immigration en provenance de la région arabe. De ces œuvres sortent des thèmes forte sur la recherche d’identité et le sentiment d’appartenance, l’hybridation culturelle entre le pays Européenne où ils vivent et la richesse de la connaissance héritée de l’un ou les deux parents et le conflit interne qui en découle, concomitante l’inévitable enrichissement de ceux qui vivent deux ou plusieurs cultures.


Altriarabi Migrante is een literair vertalingsproject die geselecteerd is door Creative Europe. Het verzamelt werken van jonge en talentvolle Europese auteurs van Arabische afkomst. Door de kunst en literaire waarde van deze boeken wordt het mogelijk om de hedendaagse samenleving te ontcijferen en de leven achter een naam te ontdekken en leren te kennen.
Voor dit project zijn auteurs geselecteerd die de Europese landen met het hoogste immigratiecijfers uit de Arabische regio vertegenwoordigen. Kenmerkende thema’s in hun boeken zijn de zoektocht naar identiteit, de spanning tussen herkomst en aankomst en het daarbij behorende conflictgevoel, naast de verrijking die wordt ervaren door wie tussen twee culturen leeft.


Presentazione / Presentation

Il progetto “Altriarabi Migrante“ si compone di 7 volumi. I libri scelti includono opere pubblicate tra il 2003 e il 2014 di giovani autori europei (tutti di origine araba di prima o seconda generazione), nati dal 1971 al 1992, provenienti da Francia, Gran Bretagna, Germania e Paesi Bassi. I paesi sono stati scelti in base alla maggior percentuale di immigrati dalla regione araba. Le opere sono tutte di elevata qualità, testimoniata dai numerosi riconoscimenti e premi sia nazionali che internazionali da essi ottenuti.
Le opere presentano un’analisi sul senso di appartenenza e identità nazionale, in bilico tra le terre di origine, la modernità e l’Europa e il malessere che ne deriva. Escono temi forti su ibridazione culturale e letteraria (in alcune opere questo emerge anche dalla lingua usata con termini arabi e strutture ibride tra la nuova lingua e la lingua parentale), c’è una costante riformulazione dei rapporti di forza reali e simbolici tra centro e periferia (alcuni libri parlano della vita nelle periferie, il desiderio di spostarsi e come questa “segregazione” produca nella società delle sacche di malcontento ed emarginazione).
In sintesi i temi trattati riguardano questioni politiche attuali e in evoluzione, come ad esempio il problema delle banlieues, la guerra e come gestirla in modo positivo (per esempio attraverso l’arte “ciò che forse viene perso nella traduzione letteraria può rivivere nell’arte”), rifugiati, disabilità (in particolare alcune forme di autismo) e di come queste persone vivono il loro disagio e si rapportano alla quotidianità. Il profilo tracciato è estremamente contemporaneo e con la forza della traduzione aiuta a rendere questi temi transnazionali e a riflettere e a sviluppare queste idee tra i  cittadini europei.
La raccolta e la scelta di questi autori mira alla costruzione di una piattaforma di autori europei, con origini arabe, in grado nel loro insieme di creare un dibattito, superare le barriere e sviscerare nuove idee di integrazione a tutto tondo. 
L’idea di Altriarabi Migrante include a progetto di traduzione ultimato un evento di confronto che veda raccolti questi iniziali 7 autori in una tavola rotonda per parlare di disagio e integrazione in Europa.


The Project “Altriarabi Migrante” consists of seven volumes. The selection includes works published between 2003-2014 by European Authors of Arab origin (1°-2° generation), born from 1971 to 1992, from France, United Kingdom, Germany and Netherlands (countries with the highest percentage of Arab immigrants). The books have a high quality, which has allowed them to win prizes. The works are characterized by an analysis of the sense of belonging and national identity, torn between the land of origin, modernity and Europe and the discomfort this conflict brings. Strong themes of cultural hybridization emerge: in some works it arises from a language mixed with Arabic words and hybrid structures between new and original language. There is a constant reformulation of power relations between real and symbolic centres and fringes.
In summary, serious political issues are featured, such as the problems inherent to suburbs, gender, war and how to cope with it in a positive way, refugees and disabilities (e.g., some forms of autism). This model is extremely current and the translation helps these themes to be transnational and to reflect and develop ideas among European citizens.
The collection and the choice of these volumes aim to build a platform of European authors with Arab origins, who together will be able to create a debate aimed at overcoming barriers and examining in depth ideas for intercultural integration. 
This series aims to fight Islamophobia, allowing readers to understand people of Arab origin living in Europe. The idea includes – at the end of the translation project – an event where the 7 authors meet in person to discuss inter-cultural integration in Europe.


Le projet “Altriarabi Migrante” se compose de 7 volumes. Les livres sélectionnés comprennent des ouvrages publiés entre 2003 et 2014 de jeunes auteurs européens (tous d’origine arabe de la première ou deuxième génération), nés entre 1971 et 1992, de la France, la Grande-Bretagne, l’Allemagne et les Pays-Bas. Les ouvrage ont été choisis sur la base du plus haut pourcentage d’immigrants de la région arabe. Les livres sont caractérisés par leur haute qualité qui lui a permis d’avoir une grande reconnaissance nationale et internationale et obtenir nombreux prix.
Les œuvres se caractérisent par une analyse sur le sens de l’appartenance et de l’identité nationale, déchiré entre les terres d’origine et l’Europe. Ils sortent des thèmes forts de l’hybridité culturelle et littéraire (dans certaines œuvres émerge de la langue utilisée avec les mots arabes et structures hybrides entre la nouvelle langue et la langue des parents), il y a une constante reformulation des relations de pouvoir entre le centre réel et symbolique et périphérie.
En résumé, les sujets concernant des questions politiques actuelles et en mouvement, comme le problème des banlieues, la guerre et la façon de le gérer d’une manière positive (par exemple, à travers l’art), les réfugiés, les personnes handicapées (en particulier certaines formes d’autisme) et comment ces gens vivent leur malaise et se rapportent à la vie quotidienne
Le profil est très contemporain et avec la puissance de la traduction contribue à rendre ces questions transnationales et à réfléchir et de développer ces idées entre les citoyens européens.
La sélection de ces auteurs vise à construire une plate-forme d’auteurs européens, avec des origines arabes, capables de créer un débat, surmonter les obstacles et de disséquer d’intégration.
L’idée de Altriarabi Migrante comprend à traduction terminée un événement de confrontation qui voient ces 7 premiers auteurs réunis dans une table ronde pour parler d’intégration en Europe.


Partners


Estratti / Excerpts


Jérôme Ruillier
Ilaria Vitali
Se ti chiami Mohamed
Les Mohamed


Rodaan Al Galidi
Stefano Musilli
L’autistico e il piccione viaggiatore
De autist en de postduif

Quando Geert compì quattro anni chiese a Janine di suo padre. Lei si alzò, si avvicinò a una cassettiera e tirò fuori una scatola mentre Geert studiava ogni sua mossa. Dalla scatola estrasse poi una cannuccia. [continua / to be continued…]


Abbas Khider
Barbara Teresi
I miracoli
Der falsche Inder

Giuro su tutte le creature visibili e invisibili: ho sette vite. Come un gatto. Anzi no, ne ho addirittura il doppio. I gatti potrebbero diventare verdi dall’invidia. Nella mia vita i miracoli sono sempre accaduti all’ultimo minuto. Io ci credo, ai miracoli. A queste insolite eccezionalità per le quali semplicemente non c’è altra definizione. Uno dei misteri della vita. Questi miracoli hanno molto in comune con le coincidenze, ma non posso neppure definirli coincidenze perché queste ultime non capitano di frequente. Un caso è un caso, per banale che possa suonare. Si può parlare di una, massimo due grandi casualità nella vita, ma non certo di una gran quantità di avvenimenti fortuiti. Ci sono quindi eventi che sono miracoli, e non coincidenze: così mi permetto di teorizzare, pur senza seguire una logica aristotelica. Non sono una persona superstiziosa, non credo all’ultraterreno né all’occulto. Nel corso della mia vita ho, per così dire, sviluppato il mio personale orientamento religioso, adatto a me soltanto. Assolutamente individuale. Ad oggi, per esempio, io venero gli pneumatici. Sì, i copertoni delle auto! Per me non sono soltanto i piedi delle macchine, sono angeli custodi. Lo so, non deve suonare del tutto sensata come affermazione, dato che molta gente ci ha lasciato la vita, sotto gli pneumatici. Ma uno pneumatico può anche salvarti la vita. Ed è così che ha avuto inizio il primo miracolo. [continua / to be continued…]


Sumia Sukkar
Barbara Benini
Il ragazzo di Aleppo che ha dipinto la guerra
The Boy From Aleppo Who Painted The War

Il sole è appena sorto. Mi sveglio sempre a quest’ora, semplicemente perché non riesco a dormire se fuori c’è la luce e non mi piace chiudere le tende, perché mi fa sentire in trappola. Una volta stavo giocando a nascondino con Khaled e mi sono nascosto sotto il letto, lui non riusciva a trovarmi. Poi mama l’ha chiamato e si è dimenticato di me. L’ho aspettato per ore. Da quella volta lì ho cominciato a odiare i posti piccoli e bui. Mi fanno paura. [continua / to be continued…]


Saphia Azzeddine
Ilaria Vitali

La Mecca-Phuket
La Mecque-Phuket

Ecco più o meno quello che rovina le società arabo-musulmane in generale e il mio palazzo in particolare. Abitavo in un casermone in cui i pettegolezzi facevano da fondamenta e il cemento da cervello. “Che ci vuoi fare…”, ecco il massimo che ti sentivi rispondere. Oltre si sfiorava il blasfemo. Non ci si avventurava mai. Per paura che poi la gente dicesse che. [continua / to be continued…]


Faïza Guène
Federica Pistono
Un uomo non piange mai
Un homme, ça ne pleure pas

Mia madre soffriva nel vedermi solo. Mi credeva, di volta in volta, pauroso, affetto da turbe della personalità, omosessuale. Nulla di tutto questo. Ero solo. Punto. Me n’ero fatto una ragione. Ritengo che non avesse mai realizzato di essere la prima responsabile di quel fatto. Nessuno è solitario di natura. A parte Raoul Wong, a mia madre non erano mai piaciuti i miei amici. Li criticava tutti fino alla nausea. Per quanto riguarda le ragazze, poi, non parliamone nemmeno. Niente e nessuno era abbastanza per suo figlio. [continua / to be continued…]


Kaouther Adimi
Federica Pistono
Le ballerine di Papicha
L’envers des autres

Ci si aspetta da me che sia forte e paziente. Sono anni ormai che offro, alla compassione e alla cattiveria del mondo, un sorriso amaro e l’anonimato dei miei occhi, nascosti dagli occhiali da sole, falsi Chanel. Da anni mi occupo di Hamza, in questa casa ridicola e in questo ridicolo gioco che chiamano matrimonio. Da anni, seduta in un angolo della finestra della mia camera di ragazza, dove sono tornata ad abitare da quando il mio delizioso marito è impazzito, ascolto il baccano della città e guardo le pietre grigie, le dita increspate su un fazzoletto di seta. [continua / to be continued…]


Selma Dabbagh
Barbara Benini
Fuori di qui
Out Of It

Erano tempi terribili, ma quell’e-mail cambiò tutto. I bagliori erano iniziati la sera prima, verso le 8.00, Rashid ne era certo, preceduti soltanto da insistenti e distruttivi colpi d’arma da fuoco, da qualche parte, nell’oscurità. Il suo grado di percezione, a quell’ora, era abbastanza alterato dalle foglie di Gloria cosicché, quando erano cominciati i bagliori, lui era ormai fatto, l’aria secca intrisa di fumo tossico e quelle luci cadenti, seppur svanite da un bel po’, continuavano a girargli intorno agli occhi. [continua / to be continued…]


AUTORI / AUTHORS

Abbas Khider
Abbas Khider

Abbas Khider


Abbas Khider
 è nato a Bagdad nel 1973. Nel 1990, a causa di motivi politici, è stato arrestato e detenuto due anni nelle carceri irachene, nel 1996 ha lasciato il paese. Tra il 1996 e il 1999 è passato clandestinamente per vari paesi europei in cerca di rifugio, stabilendosi definitivamente in Germania nel 2000. Khider ha studiato Filosofia e letteratura a Monaco e Potsdam, attualmente vive a Berlino. Ha vinto numerosi premi di poesia e letteratura, tra gli altri il premio Adelbert von Chamisso Prize per il giovane autore più promettente nel 2010 e i premi Hilde Domin Prize e Nelly Sachs Prize nel 2013.

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Abbas Khider was born in 1973 in Baghdad. In the 1990s he was imprisoned for two years for political reasons, and fled the country in 1996. Between 1996 and 1999 he sought refuge illegally in several countries, finally settling in Germany in 2000. Khider studied Philosophy and Literature in Munich and Potsdam, and currently lives in Berlin. He has won numerous prizes for his poetry and prose, including the Adelbert von Chamisso Prize for the Most Promising Young Writer, 2010, and in 2013 the Hilde Domin Prize and Nelly Sachs Prize.

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Abbas Khider wurde 1973 in Bagdad geboren. Mit 19 Jahren wurde er wegen seiner  politischen  Aktivitäten  verhaftet. Nach der Entlassung floh er 1996 aus dem Irak und hielt sich als »illegaler« Flüchtling in verschiedenen Ländern auf. Seit 2000 lebt er in Deutschland und studierte Literatur und Philosophie in München und Potsdam. 2008 erschien sein Debütroman Der falsche Inder in der Edition Nautilus, es folgten die Romane Die Orangen des Präsidenten (2011) und Brief in die  Auberginenrepublik (2013). Er erhielt verschiedene  Auszeichnungen, zuletzt wurde er mit dem Nelly-Sachs-Preis, sowie dem Hilde-Domin-Preis geehrt. Im Frühjahr 2016 erscheint sein neuer Roman Ohrfeige beim Hanser Verlag. Abbas Khider lebt zurzeit in Berlin.

Premi / Awards / Auszeichnungen
  • Nelly Sachs Prize (2013)
  • Hilde Domin Prize for literature in exile (2013)
  • London Fellowship of the German Literature Fund (2013)
  • Villa Aurora Fellowship (2011)
  • Scholarship from the Robert Bosch Foundation (2011)
  • Adelbert von Chamisso Prize (2010)
  • Scholarship of the German Literature Fund (2009-2010)
  • Alfred Döblin Scholarship (2009)

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Rodaan Al Galidi
Rodaan Al Galidi

Rodaan Al Galidi


Rodaan Al Galidi
(1971) è un poeta e romanziere olandese di origine irachena. Ha studiato ingegneria in Iraq, paese da cui è fuggito nel 1992. Nel 1998 è approdato nei Paesi Bassi, che però hanno respinto la sua richiesta d’asilo. Si è quindi trasferito nelle Fiandre, dove ha iniziato a scrivere in olandese, e nel 2007 ha usufruito del condono con cui il governo dell’Aja ha regolarizzato migliaia di migranti. Nel 2011, ha vinto il Premio letterario dell’Unione europea per il libro L’autistico, il violino e il piccione viaggiatore.

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Rodaan Al Galidi (1971) is a Dutch poet and novelist of Iraqi descent. He studied engineering in his native Iraq and fled abroad in 1992. In 1998 he arrived in the Netherlands, but his application for asylum was denied. He then moved to the Flanders, where he began writing in Dutch. In 2007 he benefitted from the general pardon which enabled thousands of migrants to obtain a residence permit in the Netherlands. In 2011, he won the EU Literary Prize for his novel De autist en de postduif.

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Rodaan Al Galidi (1971) is een Nederlandse dichter en romansschrijver van Iraakse afkomst. Hij studeerde in Irak af als ingenieur en vluchtte daarna uit zijn land. In 1998 kwam hij in Nederland terecht, waar hij asiel tevergeefs aanvroeg. Hij verhuisde dan naar Vlaanderen en daar begon hij in het Nederlands te schrijven. In 2007 kon hij genieten van het generaal pardon in Nederland, waarmee duizenden migranten een verblijfsvergunning toegekend kregen. In 2011 werd zijn roman De autist en de postduif bekroond met de Prijs voor Literatuur van de Europese Unie.

Premi / Awards / Prijzen

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Faïza Guène
Faïza Guène

Faïza Guène


Faïza Guène
nasce nel 1985 a Babigny, in Francia, da genitori di origine algerina, e cresce a Pantin, nella banlieue “incendiaria”a nord-est di Parigi, dove conosce la realtà del sottobosco urbano che spinge poveri e immigrati all’auto-emarginazione. Grazie all’incoraggiamento del professore di Francese che la segue al liceo, Faïza pubblica il suo primo libro all’età di 19 anni (Kiffe Kiffe, demain, 2004). Accolto come il prototipo de nuovo romanzo “sociale” francese, il libro è tradotto in 26 lingue e vende oltre 400.000 copie. L’autrice diventa, così, la portavoce di un disagio tutto francese, quello dei “banlieusards”. Faïza Guène è anche autrice di cortometraggi e documentari.

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Faïza Guène is a French writer and director. Born in Bobigny, France in 1985 to parents of Algerian origin she is best known for her two novels, Kiffe kiffe demain and Du rêve pour les oufs. She has also directed several short films, including Rien que des mots. Guène grew up in Pantin, in the northeastern suburbs of Paris. She attended Collège Jean Jaurès followed by Lycée Marcelin Berthelot in Pantin. She began studies in sociology at Université Paris VIII, in St-Denis, before abandoning them to pursue writing and directing full-time. Kiffe kiffe demain was published in 2004 when Guène was nineteen years old. The novel has sold over 400,000 copies and been translated into twenty-six different languages.

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Faïza Guène est née en 1985 à Babigny. Ses parents sont originaires de l’ouest de l’Algérie (d’Aïn Témouchent). Elle a un frère et une sœur et a grandi parmi eux à Pantin, aux Courtillières, un quartier dit « sensible ». Passionnée par la lecture et le dessin, Faïza est une enfant précoce qui saute sa classe de CP car elle sait déjà lire. Quand son instituteur lui a demandé comment elle a fait, elle lui a répondu « en regardant la Roue de la Fortune ». Faïza se fait remarquer à l’âge de 13 ans en fréquentant assidûment un atelier d’écriture audiovisuelle à Pantin, dirigé par l’association Les Engraineurs. De l’âge de 13 à 17 ans, elle écrit et réalise 5 courts-métrages en vidéo dont certains seront primés dans des festivals. Après avoir obtenu une subvention du Centre National du Cinéma à 18 ans, elle réalise un moyen-métrage en Super 16 mm, Rien que des mots, dans lequel elle fera même jouer sa mère. Durant la même année elle commencera son roman Kiffe Kiffe demain qu’elle écrira « comme un loisir ». Après avoir rédigé une trentaine de pages « au stylo plume sur des feuilles de classeur », son professeur de français lit ce texte et l’envoie à la maison d’édition Hachette Livre sans en avertir Faïza. Une semaine plus tard, elle reçoit le coup de fil qui va changer sa vie. L’éditrice, Isabelle Seguin, lui propose de signer un contrat et de terminer la rédaction du roman. À la sortie du livre, en septembre 2004, une journaliste du Nouvel Observateur consacre une double page à Faïza et encense le livre. La tornade médiatique commence alors et Kiffe Kiffe demain se vend à plus de 400.000 exemplaires et sera traduit dans plus de 26 langues. Toujours dans la veine de la comédie sociale, en 2006, Faïza publie Du rêve pour les oufs  puis Les Gens du Balto  en 2008.

Premi / Awards / Prix

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kaother Adimi
Kaother Adimi

Kaouther Adimi


Kaouther Adimi
è nata ad Algeri nel 1986. Nel 1994, dopo aver trascorso quattro anni in Francia,  torna nella sua città natale. Ad Algeri si laurea in Letteratura francese. Stabilitasi a Parigi nel 2009, ha conseguito un master in Lettere moderne e Management delle risorse umane.
Nel 2010 l’editore algerino Barzakh pubblica il suo primo romanzo Des ballerines de papicha, pubblicato nuovamente da Actes Sud nel 2011, con il titolo L’envers des autres. Con questo libro la Adimi ottiene il Prix de la Vocation nel 2011. Nell’ottobre  2015 è stato pubblicato il suo secondo romanzo Des pierres dans ma poche con l’editore Barzakh.

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Née en 1986 à Alger, Kaouther Adimi a obtenu une licence de langue et littérature françaises en Algérie avant de s’installer à Paris, où elle vit depuis 2009 et termine un master de lettres modernes et management international des ressources humaines. Ses nouvelles ont été distinguées à deux reprises par le prix du jeune écrivain francophone de Muret (2006 et 2008) et par le prix du FELIV (Festival international de la littérature et du livre de jeunesse d’Alger) en 2008. L’Envers des autres, son premier roman publié en mai 2011 aux éditions Actes Sud a auparavant été édité en Algérie par les éditions Barzakh sous le titre Des ballerines de papicha en juin 2010.

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Kaouther Adimi was born in Algiers in 1986 and earned a degree in French language and literature before moving to Paris, where she obtained a Master in modern literature and human resources management. She currently lives in Paris. Her short stories have been awarded the Muret prize for a young French-speaking writer twice (2006 and 2008) and in 2008 she won the Prix du FELIV at the Algiers international Festival for literature and children’s book. L’Envers des autres is her first book. 

Premi / Awards / Prix

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Sumia Sukkar
Sumia Sukkar

Sumia Sukkar


Sumia Sukkar
(Londra, 1992) è una giovanissima scrittrice britannica, figlia di padre siriano e madre algerina. Essere una scrittrice è sempre stato il suo sogno, che è diventato realtà frequentando il corso di laurea in Scrittura Creativa, alla Kingston University di Londra, dove tra i docenti ha incontrato il Dr. Todd Swift – poeta britannico-canadese e direttore della Casa Editrice Eyewear – che, estremamente impressionato dai suoi scritti, ancora sotto forma di work in progress all’epoca, l’ha incentivata a perseverare offrendole un contratto di pubblicazione. The boy from Aleppo who painted the war è stato ufficialmente presentato a Londra nel 2013, il giorno dopo la cerimonia di laurea di Sumia. Un anno dopo, il canale 4 della BBC, ha trasmesso il riadattamento radiofonico nel corso del famoso programma “Saturday Drama”. Il libro è stato accolto con grande plauso dalla critica e ha ricevuto molteplici menzioni su varie testate nazionali come Irish Times, BBC e diverse piattaforme dedicate alla letteratura.
Attualmente Sumia Sukkar lavora come redattore per un agenzia pubblicitaria e, al contempo, scrive il suo secondo romanzo, un thriller romantico ambientato a Londra, il cui tema principale sarà la solitudine.

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Sumia Sukkar  (London, 1992) is a British writer, daughter of a Syrian father and Algerian mother. Being a writer has always been her dream, a dream that came true while attending her creative writing course for her BA at Kingston University in London, where she met Dr. Todd Swift – the Canadian-British poet, director of Eyewear Publishing, and one of her lecturers – who was incredibly impressed by her writing. A work in progress at that time, he gave her the incentive of a publishing contract, in order to push her to go on and publish ‘The boy from Aleppo who painted the war’, which was officially launched in London, the day after her graduation ceremony in 2013. A year later the book has been adapted into a radio play by BBC Radio 4, translated into foreign languages, selected as the Irish Times book of the week last year, and has received critical acclaim over the years from The TLS, The Sunday times, The Irish Times, BBC and many more literary platforms. 
Sumia is now working as a copywriter at an advertising agency, in the meanwhile she is writing her next novel which will be set in London and will be a romantic thriller that focuses on the theme of loneliness.

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Selma-Dabbagh
Selma-Dabbagh

Selma Dabbagh


Selma Dabbagh
(Dundee, Scozia, 1970) è una scrittrice britannica di origini palestinesi, figlia di madre inglese e padre originario della zona di Ajami nei pressi di Jaffa. Il nonno di Selma, arrestato numerose volte dai Britannici per il suo impegno politico e rinchiuso in prigione per lungo tempo, lasciò la Palestina nel 1948, quando suo figlio, il padre di Selma, venne colpito da una granata, e di conseguenza si spostarono tutti prima in Siria e infine nel Regno Unito.
Lettrice accanita sin dall’età di otto anni, Selma Dabbagh è diventata scrittrice full time solo dopo i trenta, infatti, conseguita la Laurea in Giurisprudenza e il Master al SOAS, ha lavorato per molti anni come legale nel campo dei diritti umani a Londra, il Cairo e in Cisgiordania.
Attualmente Selma Dabbagh vive a Londra, dove sta completando la stesura del suo secondo romanzo, We are Here Now, in pubblicazione per la fine del 2016.

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Selma Dabbagh (Dundee, Scotland, 1970) is a British writer, the daughter of an English mother and a Palestinian father from the Ajami neighborhood in Jaffa. Selma’s grandfather, who was arrested several times by the British for his role in Palestinian politics and was in prison for a significant time, left Palestine in 1948, when his son, Selma’s father, was hit by a grenade, therefore the all family moved first to Syria and eventually to the United Kingdom.
An avid reader since the age of eight, Selma Dabbagh didn’t become a full time writer until her thirties, in fact, after her graduation in Law and her Master at SOAS, she worked as a human rights lawyer in London with frequent visits to the West Bank and Cairo. 
Currently Selma Dabbagh is living in London, where she is completing her second novel, We are Here Now, due to be published by the end of 2016.

Premi/Awards

  • Nomination for the Royal Society of Authors Imison Award for New Writing (2015)
  • Arts Council England Grant (2014)
  • British Council Grant (2013)
  • Nomination for Pushcart Prize (US, 2007)
  • Nomination for the International PEN TK Wong Short Story Award (2006)
  • Fish Short Story Prize (2004)

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Saphia Azzedine
Saphia Azzedine

Saphia Azzedine


Saphia Azzeddine
è nata ad Agadir nel 1979. Passa l’infanzia in Marocco fino all’età di nove anni, quando si trasferisce con la famiglia in Francia, a Ferney-Voltaire. Dopo la laurea in sociologia, si dedica prima al giornalismo, poi alla scrittura. Esordisce nel 2008 con l’acclamato romanzo Confidences à Allah, adattato a teatro (2009) e in fumetto (2015). Il successo le permette di continuare la carriera di scrittrice, a cui affianca esperienze di attrice (L’Italien, 2010) e regista. Nel 2011 ha adatto per il grande schermo il suo secondo romanzo, Mon père est femme de ménage (2009). Ha oggi all’attivo sei romanzi, incentrati sulla questione dell’identità femminile, tema affrontato con un’ironia graffiante che si tinge a tratti di poesia.

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Saphia Azzeddine est née en 1979 à Agadir. Elle y passe son enfance jusqu’à l’âge de 9 ans, lorsque sa famille décide de partir vivre en France, à Ferney-Voltaire. Après une licence en sociologie, elle se consacre au journalisme, puis à l’écriture. Son premier roman, Confidences à Allah (2008), est un succès adapté au théâtre (2009) et en bande dessinée (2015). Cela lui permet de poursuivre sa carrière d’écrivain, à laquelle viennent s’ajouter des expériences d’actrice (L’Italien, 2010) et de réalisatrice ; le film Mon père est femme de ménage (2011) est le fruit de l’adaptation de son deuxième roman. Elle a à son actif six romans, qui tournent autour de la question de l’identité féminine, un thème qu’elle aborde avec une ironie grinçante teintée de poésie.

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Saphia Azzeddine is born in Agadir in 1979. She grew up in Morocco, before her family moved to France when she was 9 years old. After graduating in sociology, she devoted herself to journalism, then to writing. Her first novel, Confidences à Allah (2008), is a success adapted for the stage (2009) and for comics (2015). This success allows her to continue her career as a writer; in addition, she works as an actress (L’Italien, 2010) and as a director: Mon père est femme de ménage (2011) is a film adaptation of her second novel. She is the author of six novels focused on the question of feminine identity, a subject that she addresses with irony tinged with poetry.