Prima delle badanti, c’era Hollywood – L’Ucraina segreta dai cosacchi alla Ceka

La Stampa | Mercoledì 25 novembre 2013 | Anna Zafesova |

Massimiliano Di Pasquale scrive il primo racconto in italiano di una terra vicina quanto sconosciuta: “Ucraina terra di confine” è un diario di viaggio che fa parlare i ricordi e le storie delle persone incontrate.

Oggi che l’Ucraina è tornata in cima al dibattito internazionale per la sua tormentata strada verso l’Europa, è utile recuperare “Ucraina terra di confine” (Il Sirente, 2012) di Massimiliano Di Pasquale, il primo racconto in italiano di una terra vicina quanto sconosciuta. E’ un diario di viaggio che racconta in flash vividi e personaggi diversi un Paese grande e incredibilmente vario. Dai fasti mitteleuropei della Leopoli ancora nostalgica degli Asburgo ai palazzi dei khan tartari in Crimea, dai santuari dell’ebraismo di Uman a quelli ortodossi di Kiev, dalle distese di Zaporozhie dove i cosacchi combattevano i turchi alle campagne che ancora ricordano la terribile carestia staliniana, il Holodomor di cui in questi giorni si celebrà l’80esimo anniversario. Dalle industrie di Dnepropetrovsk dove si costruivano i missili nucleari sovietici al melting pot culturale e commerciale di Odessa, alla roccaforte militare di Sebastopoli che ancora serba memoria delle guerre che ha subito, alle cantine dei vini pregiati dello zar a Massandra (la più grande del mondo), è un luogo dove sono nati e passati conti polacchi e giannizzeri turchi, rabbini taumaturghi e santi ortodossi, scrittori mitteleuropei e inventori sovietici, architetti italiani del Rinascimento e spietati commissari della Ceka che sterminavano i contadini per un sacco di grano.
Dove si sono consumate grandi tragedie come la Shoah e Cernobil, e dove oggi una nazione con una grande storia ma senza un passato di Stato cerca di inventarsi un futuro. Un Paese dalle molteplici anime, diviso linguisticamente, religiosamente, politicamente, economicamente, che cerca la sua identità tra la Russia e l’Europa. Ma il libro di Di Pasquale, che fornisce un quadro rapido e fedele delle tormentate vicende politiche degli ultimi anni, è prezioso soprattutto come racconto della vita del Paese, la sua storia, i suoi paesaggi, i suoi abitanti che parlano del loro passato e presente in testimonianze vive e contraddittorie. Un pezzo di Europa dimenticato, da riscoprire per non incasellare più l’Ucraina solo come quel posto che per noi è interessante perché lì si ferma ogni tanto il gas russo. Dello stesso autore anche Ucraina on the Road, e-book di foto, mappe, filmati, link utili e racconti raccolti nel viaggio attraverso il Paese.